PER LE ALLERGIE ARRIVANO I NANOVACCINI

Il Congresso della Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica (Siaaic) tenutosi a Firenze ha fatto il punto sulle opportunità offerte dai “vaccini” desensibilizzanti per il trattamento delle allergie, portando all’attenzione dei ricercatori anche il futuro di questo approccio. In particolare la ricerca si concentra sulla possibilità di mettere a punto veri e propri nanovaccini, che avrebbero il vantaggio di agire in tempi più rapidi offrendo risposte efficaci. Visto che le stime dicono che entro il 2020 un bambino italiano su due soffrirà di rinite allergica, la ricerca di nuove soluzioni appare quindi fondamentale. Secondo Enrico Maggi, presidente eletto della Società italiana di allergologia, asma ed immunologia clinica “l'immunoterapia con vaccini disegnati per insegnare al sistema immunitario a tollerare gli allergeni contro cui viene montata una risposta eccessiva è l'opzione migliore, quando è possibile, perché l'unica che anziché curare i sintomi risolve la patologia all'origine”. In alcuni casi non è facile sviluppare un vaccino che sia efficace e allo stesso tempo sicuro e ben tollerato. L'uso delle nanoparticelle potrebbe cambiare completamente la prospettiva. Questi minuscoli composti infatti sono costruiti dai ricercatori e disegnati in base al bersaglio che si vuole raggiungere.