MENINGITE: UN CASO MEDIATICO
12-01-2017infanzia

I dati mostrano che non siamo di fronte a un’emergenza
Pochi giorni fa il Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha pubblicato un comunicato dal titolo curioso, ma che fa riflettere: “Meningite: l’epidemia è solo mediatica”. Si tratta di una precisazione che l’ISS ha ritenuto necessario pubblicare a seguito delle incessanti notizie sugli ultimi casi di meningite verificatisi in Italia.
Come avrete notato, infatti, si è assistito in questi ultimi giorni a un vero e proprio bombardamento mediatico sul “rischio meningite” che ha destato un certo allarmismo in gran parte della popolazione. L’ISS spiega: “Dal punto di vista scientifico ed epidemiologico, la diffusione delle malattie invasive (meningiti e/o sepsi) è sovrapponibile a quella dell’anno precedente. Non si tratta di un’epidemia e non ci troviamo in uno stato d’emergenza”.
Provocare allarmismo su un tema così delicato come quello della salute, significa mettere a repentaglio la fiducia delle persone nei mezzi d’informazione e nell’efficacia del Sistema Sanitario Nazionale. Ad alimentare il fenomeno poi, le numerose “bufale” apparse sui social network che cercavano il capro espiatorio di turno a cui addossare la colpa di questi nuovi casi.
Siamo quindi di fronte a un allarme infondato, che si è alimentato da sé come la diffidenza che in questi ultimi anni ha colpito più in generale i vaccini. La presenza di informazioni superficiali e contraddittorie, come quelle che possono apparire sui media e i social network, e la mancanza di strumenti per comprenderle e valutarle in modo corretto, possono causare quindi degli allarmismi che sono del tutto privi di basi scientifiche.
Il rischio di contrarre la meningite rimane molto basso e l’unico mezzo per ridurlo è rispettare il calendario vaccinale. Potete trovare maggiori informazioni in questo opuscolo del Ministero della Salute.
Fonte: Uppa.it