Assumi un protettore gastrico? Attento al magnesio...

... e non solo!!!

Uno studio condotto nel 2014 dimostra che, nei soggetti che assumono un gastroprotettore della classe degli inibitori di pompa protonica (ad esempio lansoprazolo, omeprazolo, mepral, pantorc....), il rischio di ricovero per ipomagnesemia aumenta del 43%. Cioè, i livelli di magnesio nel sangue diminuiscono notevolmente rispetto ad un soggetto che non utilizza questi farmaci. 

Questa situazione si aggrava notevolmente se il paziente assume anche diuretici. Quindi, in questi soggetti, il medico dovrebbe valutare seriamente la possibilità di sospendere la terapia con il gastroprotettore. 

COME SI MANIFESTA LA CARENZA DI MAGNESIO? Stanchezza immotivata, irritabilità, ansia, insonnia, ma anche debolezza muscolare, crampi: questi sono i sintomi più frequentemente riscontrabili quando ci si trova in uno stato di lieve carenza di magnesio. Nel caso invece di un grave deficit, i sintomi manifestati vanno dalla mancanza di coordinazione alla depressione; e ancora, contrazioni muscolari, crampi addominali e modificazioni dell’elettrocardiogramma (per saperne di più sul magnesio può essere utile visitare il sito www.ilmagnesio.it )

COSA COMPORTANO A LUNGO TERMINE I GASTROPROTETTORI? Questa classe di farmaci è certamente la maggiormente prescritta. Ma saranno sicuri? Gli studi sul consumo a lungo termine dicono di no! Un uso prolungato di questi farmaci, infatti, comporterebbe effetti collaterali quali carenza di vitamina B12, carenza di ferro, carenza di calcio e rischio osteoporosi, rischio di infezioni ed altre manifestazioni gravi.

CONCLUSIONI: Alla luce di quanti visto, il consiglio è di utilizzare questi farmaci (ed anche gli altri!!!!) quando strettamente necessario, per ridurre i potenziali rischi associati e i costi sanitari.

dr. Ungaro Ottavio

fonti: ilmagnesio.it - informazionisuifarmaci.it - popsci.it