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  • MAL DI TESTA NOTTURNO: COME COMPORTARSI

    15-06-2017
    generica

     

    Quando insorgono di notte, cefalee ed emicranie possono compromettere parecchio la qualità del sonno. Ecco come si affrontano.


    Risvegliarsi con il mal di testa non aiuta a iniziare la giornata con il piede giusto. Se, poi, il dolore è talmente intenso da interrompere il sonno nel cuore della notte la sensazione è ancor meno piacevole.
    È questo ciò che prova chi soffre di cefalee notturne, disturbi che possono colpire a tutte le età e che dipendono dal legame tra mal di testa e i disturbi del sonno.

     


    Sonno e mal di testa, due fenomeni interdipendenti

    Alcune forme di cefalea, come l'emicrania o la cefalea di tipo intensivo, possono essere scatenate da problemi del sonno, mentre in altri casi, per esempio nella cefalea a grappolo o nell'emicrania parossistica, il mal di testa si aggrava proprio mentre si dorme.
    Esiste, poi, una rara forma di cefalea, detta ipnica, che colpisce soltanto durante il sonno.
    Questo legame è dovuto al fatto che durante la fase REM del sonno vengono attivate alcune strutture del cervello responsabili della comparsa del dolore.
    Non a caso la cefalea a grappolo attacca circa 90 minuti dopo l'addormentamento, proprio quando sta iniziando la fase REM.
    Nella cefalea ipnica, invece, il dolore, anche se lieve o, al più, moderato, può disturbare le ore del riposo più volte nella stessa notte.
    In tutti questi casi il mal di testa può risvegliare chi ne soffre durante la fase REM, disturbando sia il riposo, sia le attività quotidiane. Questo tipo di problema può, infatti, aumentare lo stress, ridurre le capacità mnemoniche e di concentrazione e influenzare l'attività del sistema immunitario.

     


    Prevenire è meglio che curare

    Spesso chi soffre di mal di testa ricorre all'uso di analgesici, ma abusarne può peggiorare la situazione. Infatti questi medicinali eliminano temporaneamente il dolore e possono rendere cefalee ed emicranie disturbi cronici.
    Il primo passo verso la soluzione del problema sta nel cercare di capire se il mal di testa è dovuto a disturbi del sonno. In questo caso favorire la regolarità del riposo, magari evitando i sonnellini durante il giorno, può essere d'aiuto.
    Soltanto il medico potrà, poi, indicare se è necessario ricorrere all'uso di altri farmaci, come il litio e l'indometacina.
    Tuttavia esistono anche piccoli espedienti che possono aiutare a contrastare l'insorgenza di attacchi di mal di testa nel cuore della notte, primo fra tutti evitare una cena a base di carne, preferendo pasta o riso.
    Questi, infatti, apportano serotonina, molecola che promuove il sonno, mentre la carne è ricca di tirosina, che può avere un effetto stimolante.
    Nelle ore che precedono il riposo è meglio evitare anche le attività fisicamente o mentalmente impegnative - come studiare o lavorare - e tutti gli altri cibi o bevande che contengono sostanze stimolanti. Fa eccezione il caffè che, promuovendo la vasocostrizione, può aiutare chi può assumere caffeina senza rischiare l'insonnia.
    Infine, un antico rimedio consiste nel bere un bicchiere di latte caldo prima di andare a dormire. E se, nonostante tutto, ci si dovesse svegliare nel bel mezzo della notte, meglio non restare a letto, ma alzarsi e prepararsi una tisana o, magari, leggere un po'.

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