TUTTI CON I PIEDI PIATTI?
12-06-2017infanzia
Il 97% dei bambini da zero a due anni ha il piede piatto, ma non c’è da allarmarsi perché di solito si risolve con la crescita
Il piede piatto è tipico dei primi anni di vita del bambino, quando l’arco della pianta del piede è poco formato o assente. Lo osserviamo in quasi tutti i bambini da zero a due anni (97%) e si riduce progressivamente con l’aumentare dell’età, fino a circa il 50% a tre anni, il 25% a sei anni, e a dieci anni solo pochi bambini ce l’hanno ancora. È un piede fisiologico, cioè normale, non provoca dolore e non comporta problemi nei movimenti.
È normale avere un piede piatto quando si è piccoli
Questo aspetto dei piedi è causa frequente di preoccupazione nei genitori che richiedono addirittura una visita ortopedica: troppo spesso questa si conclude con l’inutile prescrizione di un plantare o di scarpe ortopediche, con il proposito, senza alcun fondamento, di dare la giusta forma al piede. Il 90% dei casi di piede piatto viene quindi trattato senza che sia necessario.
Quando preoccuparsi?
Se compare dolore, se il piede piatto è rigido, e se dopo gli otto anni non c’è segno di miglioramento, sarà opportuna una visita ortopedica. In tutti gli altri casi di piede piatto asintomatico, senza dolore, bisogna solo aspettare e vigilare, dando a tutti i bambini, ogni giorno e a ogni età, a casa, a scuola o all’aperto, la possibilità di muoversi liberamente, meglio se a piedi nudi o con calzature morbide.
Fattori di rischio
Il piede piatto patologico è più frequente nei maschi e alcuni fattori possono predisporre al suo sviluppo. In particolare, tra tre e sei anni, influisce un’aumentata lassità delle articolazioni e l’abitudine a sedere in alcune “particolari” posizioni, oltre al fattore della storia familiare che è da tenere sempre in considerazione.