SPORT IN GRAVIDANZA: PERCHÈ NO?
15-02-2018infanzia
Contrariamente a quanto spesso si sostiene, una sana attività fisica è una pratica da incentivare anche durante la gravidanza
L’abitudine di prescrivere o consigliare il riposo come strumento per tutelare la gravidanza, in Italia resiste più che in altri paesi. In situazioni normali, infatti, la gravidanza trae dei benefici non tanto dal riposo ma da uno stile di vita attivo. Inoltre, la sedentarietà (in ogni momento della vita) è un comportamento dannoso: insieme all’alimentazione non corretta è responsabile di un eccessivo aumento di peso che può causare problemi sia al feto sia alla mamma.
Toccasana per la salute di mamma e bambino
La gestante che ha uno stile di vita attivo mantiene “sveglio” il suo metabolismo, protegge il sistema cardiocircolatorio, migliora il tono dell’umore e probabilmente manterrà queste sane abitudini anche in seguito. Certo, se una donna non è particolarmente allenata, la gravidanza non è il momento migliore per dedicarsi all’attività fisica intensa. Ciò non significa che non si possano cambiare abitudini e iniziare a muoversi di più e meglio proprio a partire da questo grande momento di trasformazione.
Un’occasione per prendersi cura di sé
È anche vero che una donna che lavora e si occupa della famiglia ha spesso una vita frenetica, e in gravidanza sperimenta il bisogno di “rallentare”. Ma una sana attività fisica non è in conflitto con tale necessità, e non diminuisce l’importanza dell’attitudine all’introspezione, al raccoglimento, all’ascolto dei ritmi del corpo e dello stato di quiete mentale, che spesso accompagnano l’incontro silenzioso col bambino. Ce ne parlerà più approfonditamente l'ostetrica Rita Breschi, già direttrice del Centro Nascita Margherita di Firenze, sul prossimo numero di UPPA, che puoi consultare gratuitamente presso la farmacia Mangiolino