GIOCHIAMO A FARE FINTA

A partire dai dodici mesi circa, il bambino inizia a “giocare a fare finta”, un’attività raffinata e impegnativa con cui esplora il mondo circostante

Per giocare a “far finta” i bambini utilizzano oggetti, azioni, identità e situazioni come simboli, in modo da rappresentare qualcosa che non è presente, ma che si può immaginare. Non a caso, infatti, è chiamato gioco simbolico quello dove qualcosa viene utilizzata per “significare” qualcos’altro: un elemento fisicamente presente è usato per rappresentare un elemento assente nella realtà concreta, che viene quindi evocato attraverso la mente.

Sperimentare attraverso i sensi
Si tratta di un comportamento che ha un'importante funzione nello sviluppo del bambino: attraverso la propria creatività il piccolo sperimenta il mondo che lo circonda, impara a conoscere i propri sensi e apprende una nuova funzione della propria mente: quella di immaginare cose che non esistono nella realtà. E così un pezzo di legno diventa un animale, una tazzina vuota può contenere del tè, un animale assume caratteristiche e volontà umane.

Un gioco che non è solo un gioco
I genitori possono favorire queste capacità predisponendo un ambiente adatto che contenga stimoli diversificati e di qualità, ad esempio mettendo a disposizione del bambino una cassetta dei travestimenti, limitando l’uso di dispositivi digitali e leggendo e raccontando storie. 

L'argomento verrà approfondito nel prossimo numero di UPPA - un pediatra per amico, la rivista distribuita gratuitamente in farmacia Mangiolino